
I soldi dell'UE per la ricerca militare?
Nel 2016 l'Unione Europea ha compiuto il passo senza precedenti di istituire un programma di ricerca militare del valore di 90 milioni di euro, la cosiddetta Azione Preparatoria per la Ricerca sulla Difesa (PADR). Questo è solo un primo passo. Per i prossimi dieci anni, la Commissione europea propone l'istituzione di un Fondo europeo per la difesa che stanzierebbe più di 13 miliardi di euro per la ricerca e lo sviluppo di armi.
Questi passi significano un cambiamento fondamentale del progetto europeo. Sebbene le tecnologie degli armamenti abbiano già ricevuto finanziamenti dall'UE, ciò è sempre avvenuto attraverso la "porta di servizio" di un programma di ricerca sulla sicurezza civile. L'istituzione di un programma di ricerca militare dell'UE indica un'accelerazione senza precedenti nella militarizzazione dell'Unione.
Le tecnologie militari sviluppate ora daranno forma alle guerre del futuro. L'Unione europea ha già iniziato a sviluppare sistemi autonomi attraverso l'azione preparatoria. Nonostante gli avvertimenti della comunità scientifica e del Parlamento europeo, queste decisioni di sviluppare armi autonome vengono prese senza alcun dibattito pubblico. L'Unione Europea rischia di esacerbare una corsa agli armamenti globale con armi robotiche e droni.
Questi passi non aumenteranno la pace e la sicurezza. Al contrario, non faranno altro che aggravare le tensioni globali. Nel frattempo, la ricerca scientifica che potrebbe effettivamente contribuire a prevenire i conflitti violenti viene trascurata.